L'AUTORE

venerdì 17 settembre 2010

Dal Cavalier Serpente: Un'altra cattiveria


Mi fa piacere dare ancora spazio all'amico Cavalier Serpente, alias Stefano Torossi, per un'altra sua toccatina di cattiveria all'indirizzo della...scarza ristorazione intorno agli eventi jazzistico-mondani ed anche nei confronti di un collega bassista, Marco Siniscalchi, reo di suonare con... poco swing (e te pare poco?)

SWING E TRISTI WURSTEL
Roma, 20 agosto, concerto di Marcello Rosa and friends. Una formazione nutrita e molto buona. Il concerto era in onore di Rosa, famoso trombonista e santo protettore della manifestazione più sontuosa dell’estate di Roma, il Villa Celimontana Jazz Festival, tanto è vero che il becco a forma di trombetta della papera, logo del festival, è rosa, per via del suo cognome (lo ha dichiarato in pubblico Giampiero Rubei, il patron).
La Villa è uno degli incantevoli parchi di Roma, da molti anni sede di questo festival, accompagnato da discontinui servizi di gastronomia, all’inizio così così, poi migliorati, e adesso al bar si beve un ottimo Negroni.
Quello della ristorazione collegata alla musica o allo spettacolo in generale, è un altro argomento (indigesto!) che si presta alle nostre perfidie. Lo avrete certamente notato: di solito dove si fa buona musica, si fa cattiva cucina. Ci tornano sù le raccapriccianti cene al New Orleans Cafe di Roma, locale ormai passato a miglior vita; ci è capitato in un recente festival di jazz (“Odio l’estate”) di sentirci dire al bar, non alle due di notte, ma alle 21,30 che era finito il ghiaccio, e quindi niente cocktails. Alla Casa del Jazz, solo un banco di birra e un kebabbaro.
Ma il colmo lo abbiamo vissuto ultimamente al Festival del Cinema di Venezia. Occasione unica di spettacolo e mondanità. Per il cibo c’era il Movie Village, ampio spazio sotto gli alberi, contiguo al Palazzo del Cinema. E qui, sul bancone, sotto un neon da obitorio, fra sandwich pallidi, patate cianotiche e praticamente niente altro, giacevano, orrore! i Tristi Wurstel. Salsicce (ovviamente, sappiamo che i wurstel sono salsicce) ma queste...tagliuzzate, anzi scolpite in modo da rappresentare dei bassotti con coda e quattro zampette. Li abbiamo ordinati, pagandoli naturalmente a prezzi da Lido di Venezia, e mangiati con vero dispiacere: la pelle un po’ secca, la temperatura appena sufficiente, il sapore ospedaliero. Perché non affidare la cucina a qualcuno che sa farla? Guadagnerebbero molto di più con della roba buona.
Ci ronza nell’orecchio il borbottio dell’amico: cosa te ne importa del mangiare? Ai concerti si va per la musica. Noi dichiariamo davanti a tutti che non è vero. Una serata più è ricca, più ci piace. Buona compagnia, la luna in cielo (all’aperto), una climatizzazione efficiente (al chiuso), ottima cucina, bar con molto ghiaccio. E naturalmente buona musica, che diamine!
Anche senza arrivare a questi estremi, di solito è roba surgelata e scaldata al microonde, i vini spesso discutibili. E allora la salvezza è la birra. E infatti tutti col bicchiere di plastica in mano. Ma...
Ma ci sono a nostra conoscenza, qui a Roma, due egregie eccezioni: la prima è il Cotton Club, locale arredato con metri di tendaggi anni sessanta, e dove si fa musica anni sessanta, però si serve buon cibo contemporaneo. L’altra è l’Alexanderplatz, una cantina che di arredamento non ha bisogno, tanto è piena di storia del jazz. Qui la cucina è eccellente, come i vini. Stop.
Torniamo alla musica.
Abbiamo tendenze suicide? Forse, visto che ora è nostra intenzione affrontare pericolosissime sabbie mobili: vogliamo parlare (brevemente e con leggerezza, niente paura) di swing, e per farlo è forse necessario partire dalla mancanza del medesimo, perché lo swing è una di quelle salse che arricchiscono il piatto, ma quando mancano, tutto diventa insipido (chissà come mai anche qui è spuntato l’esempio gastronomico).
Da una qualsiasi enciclopedia della musica: “Swing, termine americano = altalena, altalenante. Lo swing è il gioco delle accentuazioni degli anticipi e dei ritardi, che non può in nessun modo essere messo su carta, ma solo suonato” (e forse neanche descritto, aggiungiamo noi).
Proprio durante il concerto di cui parliamo, la salsa c’era, e squisita, poi è successo qualcosa. L’ottimo Siniscalco che aveva sostenuto molto bene il gruppo fino a quel momento con il suo contrabbasso acustico, a un certo punto ha imbracciato il basso elettrico e qui il condimento è cambiato.
Noi crediamo che il problema sia in partenza fisico: le corde dell’acustico, molto lunghe e grosse hanno bisogno di più tempo per entrare in vibrazione. Questo permette di giocare meglio sulle deviazioni dal tempo matematico che fanno lo swing, mentre quelle dell’elettrico sono più corte e più sottili e reagiscono più rapidamente al tocco del musico, con il rischio che gli anticipi siano troppo anticipati, e i ritardi annullati. E’ chiaro che non dipende solo dalle leggi della fisica. In contemporanea, bisogna che succeda qualcosa nel cervello, forse nel cuore, o magari solo nelle mani dello strumentista che deve toccare la corda in modo diverso a seconda dello strumento. Tutto questo è ovviamente innato. L’altalena ha da esserci fin da subito perché inventarsela è proprio impossibile. Se manca, viene fuori un suonare seduto, non elastico. Che può andar bene per il rock, ma non per il jazz.
Ecco perché a quel punto ci siamo ritrovati immobili come un sasso sulla sedia su cui prima saltavamo.
Cioè senza swing.
Adesso che abbiamo scritto la frasetta finale a effetto, dobbiamo precisare: l’ottimo Siniscalco è uno che suona benissimo, ma in quel momento forse era distratto o stanco, o forse distratti e stanchi eravamo noi, oppure gli è scappata così; insomma, l’abbiamo proprio sentita la mancanza. L’assenza di quell’essenziale qualcosa che tutti gli esperti di jazz si affannano a cercare di definire, senza mai riuscirci. Magari non bisogna neanche dare troppa importanza alle leggi della fisica. In realtà conta il cervello, forse il cuore, certo le mani del musicista.
Vogliamo essere ovvii fino in fondo? E allora citiamolo, il famosissimo titolo: “It don’t mean a thing if it ain’t got that swing” (“Non vuol dire proprio niente se lo swing risulta assente”)!

Nessun commento:

Premio alla Cultura

PREMI SPECIALI

A BENEMERITI DELLA CULTURA

(Trofeo di Cristallo e Medaglia d’oro del Presidente dell’Ass. Cult. “P. Raffaele Melis O.M.V.”)

Musicista Regista Maestro PIERO MONTANARI
Roma

Premio “Francesco Di Lella”

“Per avere contribuito con la musica e la regia all’evoluzione ed all’affermazione di attori e cantanti di chiara fama nazionale ed internazionale, lasciando un segno vivo nel panorama cinematografico e musicale italiano, senza mai desistere anche in un periodo così difficile ed arduo come l’attuale.”

Firmato Augusto Giordano, Getulio Baldazzi, P.Ezio Bergamo, Rita Tolomeo, Maurizio Pallottí, Domenico Di Lella, Maria Fichera, Gianni Farina, Rita Pietrantoni, Paola Pietrantoni, Domenico Gilio.

Il premio sarà conferito il 13 giugno 2010 alle ore 16 al teatro S. Luca, in via Lorenzo da' Ceri 136 - Roma.

Esce il cofanetto della mitica trasmissione!

Esce il cofanetto della mitica trasmissione!
Finalmente nelle librerie "L&H:2 Teste senza cervello", libro e Dvd con la summa delle puntate migliori e, udite udite, dialoghi ANCHE IN ORIGINALE . Lo abbiamo presentato da MelBookStore il 30 giugno 09. C'era Italo Moscati, persona di straordinaria cultura e spessore umano. Con quella di Giancarlo le due 'memorie' si intersecavano a meraviglia! Due teste con parecchio cervello...SE TI INTERESSA COMPRARLO, CLICCA SULL'IMMAGINE!

Al Parco di S. Sebastiano

Al Parco di S. Sebastiano
Con Guido De Maria e Giancarlo Governi, i padri di SUPERGULP!

Celebriamo SUPERGULP!

Celebriamo SUPERGULP!
Talk Show con Giancalo e Guido al "Roma Vintage Festival", 16 giugno 2009 dedicato allo storico programma Rai

Celebriamo Gabriella Ferri

Celebriamo Gabriella Ferri
Con Giancarlo

...e Rino Gaetano

...e Rino Gaetano
Con Giancarlo

...ancora Rino

...ancora Rino

Con sua sorella Anna Gaetano e Giancarlo

Con sua sorella Anna Gaetano e Giancarlo
In omaggio a Rino, quella sera ho cantato "I love you Maryanna", primo disco di Rino, prodotto da me e da Antonello Venditti nel 1973. Con Rino feci un tour nel 1979. Alla batteria c'era Massimo Buzzi, alle chitarre Nanni Civitenga e Rino e io al basso. Il 'road manager' era Franco Pontecorvi che oggi vive come me sui Castelli Romani e vende occhiali.

Serata Supergulp

Serata Supergulp
Venerdì 17 luglio '09 al Parco S. Sebastiano (Caracalla) all'interno di Roma Vintage, verrà ripetuta la serata dedicata alla genesi del mitico programma televivivo. Parteciperanno Giancarlo Governi, Guido De Maria e Piero Montanari (me stesso...). Appassionati intervenite!

Un giovane promettente...

Un giovane promettente...
Luca, il giorno che si è vestito bene per il suo saggio di pianoforte. Sarà pur vero che "ogni scarrafone è bello a mamma soia", ma ci saranno pure degli scarrafoni universalmente belli, o no?

Maggio 2008: un piacevole incontro

Maggio 2008: un piacevole  incontro
Dopo più di vent'anni ho rivisto l'amico Giorgio Ariani, grande attore e voce ufficiale Italiana di Oliver Hardy (Ollio). Nel 1985 realizzammo la sigla di "2 Teste senza cervello" e Giorgio, con Enzo Garinei (Stanlio) doppiò una marea di film della coppia per i quali realizzai le musiche.

Una gita al "Giardino dei Tarocchi"

Una gita al "Giardino dei Tarocchi"
A Capalbio (Gr.) c'è un posto magico da visitare, con opere d'arte tra ulivi e macchia mediterranea, opera dell'architetta Niky De St. Phalle che ha realizzato in 20 anni un percorso di magnifiche statue ispirate ai Tarocchi, le magiche carte che predicono il futuro...Dato il suo nome, è meta di "sole" e personaggi cosiddetti " taroccati". Wanna Marchi e sua figlia sono state spesso viste aggirarsi tra le magnifiche statue!

Diana Nemi 2007/2008

Diana Nemi 2007/2008
Da sx alto: Samuele, Emanuele, Federico R., Lorenzo, Matteo, Edoardo, il Mister Eugenio Elisei. Sotto:Simone, Luca, Daniele, Valerio, Riccardo, Federico C.

Luca e Pedro 'Piedone' Manfredini

Luca e Pedro 'Piedone' Manfredini
Col mio "idolo" calcistico di ieri

Luca e Francesco Totti

Luca e Francesco Totti
Col suo "idolo" calcistico di oggi

Luca Montanari

Luca Montanari
Il calciatore. Questa stagione, la prima di campionato con i pulcini della "Diana Nemi", è capocannoniere. Ha messo a segno ben 43 reti e tutte senza rigori, ma ventidue su calci piazzati!

Luca Montanari

Luca Montanari
Nel momento della premiazione

Daniele Serafini

Daniele Serafini
La premiazione

A S D Diana Nemi Pulcini '98. Anno 2006 -'07

A S D Diana Nemi Pulcini '98. Anno 2006 -'07
Da sx della foto: Samuele, Matteo, Riccardo,Federico, Wulnet, Carlo, Luca, Daniele. Seduto con il pallone, una vera pestilenza, Federico Rosselli. Dobbiamo dire grazie alla pazienza infinita del Mister Eugenio Elisei, che più volte ha pensato di mollare la squadra e dedicarsi alle missioni in Angola - E' meno faticoso - mi ha detto, disperato, alla fine di un allenamento.

Allenamenti anno 2007-2008

Allenamenti anno 2007-2008
Il mio secondo figlio unico...

Matteo Montanari

Matteo Montanari
Il mio primo figlio unico...

Ado e Sania Montanari

Ado e Sania Montanari
The Peter's Sisters

La Roma tra la "B" e la "A" 1951-1952

La Roma tra la "B" e la "A" 1951-1952
Memmo Montanari (primo a dx nella foto) con i suoi tifosi in una trasferta della Roma. La foto è stata scattata al ritorno da Verona il 22 giugno 1951. Solo dopo quella partita la Roma ebbe la certezza di tornare in serie A

Memmo Montanari, capo dei tifosi, in azione nel suo poderoso incitamento alla squadra.

Memmo Montanari, capo dei tifosi, in azione nel suo poderoso incitamento alla squadra.
Mio padre, che si diceva fosse danaroso, quando morì era povero. Qualcuno nel nostro quartiere Celio racconta ancora che comprava i giocatori alla Roma...

Mio padre al centro dei vip della Roma

Mio padre al centro dei vip della Roma
Ricordo questa foto da sempre. Quella che avevamo in casa aveva un ritocco fatto a mano da non so chi (forse mio padre stesso). Il "pittore" aveva dipinto a tutti pantaloncini da calcio e gambe nude! In quel periodo glorioso nasce il giornale "Il Giallorosso" che contribuì attivamente alla ricostruzione della Roma. Fu fondato da mio padre, Angelo Meschini (capi storici di allora del tifo romanista) e dai fratelli Mario e Peppino Catena (soci della Roma) con la collaborazione dell'avvocato Alberto Saccà, con cui mio padre, nei miei ricordi da piccolo, aveva rapporti conflittuali.

Il Giallorosso

Il Giallorosso
Testata del giornale dei tifosi della Roma fondato da mio padre nel 1952. Ero piccolino e ricordo quel giorno che mi fece vedere le bozze...ricordo la finestra della mia camera sulla Piazza, al civico 4, ed il Colosseo davanti.

Pop & Jazz History

Pop & Jazz History
Sonorizzazione

1970 Pop Maniacs

1970 Pop Maniacs
Qui ci sono anche le musiche di Spyderman e i Fantastici Quattro che feci nel 1977 per Supergulp!

Il Pianeta Totò

Il Pianeta Totò
Fotogramma della sigla di Mario Sasso per la prima trasmissione di Rai 2 sul grande attore. Gli occhi di Totò si muovevano a tempo con una mia tarantella che si trasformava via via in rock sulle note di Malafemmena.

Laurel & Hardy

Laurel & Hardy
Logo originale della trasmissione

Laurel & Hardy

Laurel & Hardy
Un fotogramma della sigla di "Due teste senza cervello". Ci lavorò a lungo il videoartista Mario Sasso, alla SBP di Roma, con Virginia Arati che dipingeva elettronicamente 'frame by frame', con un computer costosissimo della Quantel che si chiamava appunto Paintbox. Credo che questa sigla sia stata la prima in Tv ad essere realizzata con questa straordinaria tecnica.

Il mio recording studio

Il mio recording studio
La regia

studio

studio
La sala di ripresa

studio

studio
la regia

studio

studio
La regia

Il ritorno di Ribot 1991

Il ritorno di Ribot 1991
Uno sceneggiato interpretato dal grande cantante e attore franco-armeno Charles Aznavour e Delia Boccardo, diretto da Pino Passalacqua per Rai1 e Antenne2 con la colonna sonora composta da me.

Processo di famiglia di Nanni Fabbri, 1992 per Rai1

Processo di famiglia di Nanni Fabbri, 1992 per Rai1
Alessandra Martinez, protagonista del film in due puntate con la mia colonna sonora.

Le Gorille

Le Gorille
Serie TV franco anglo italiana che riprende dei film del 1957-58 con Lino Ventura. Il personaggio è Geo Paquet, agente segreto francese, Di questa serie ho musicato 2 episodi, per la regia di Maurizio Lucidi e Duccio Tessari

Top model

Top model
Film con D'Amato

Top model

Top model
Stesso film uscito in Grecia

Top girl

Top girl
Film sequel di D'Amato. Beh, dopo tutte ste top, non poteva mancare la girl!

High finance woman

High finance woman
Altro film di D'Amato con le mie musiche